Curiosità e Tradizione
Un simbolo di fortuna e buon auspicio
Il varo di una nave è un evento simbolico, e la rottura della bottiglia di champagne è tra i momenti più iconici della cerimonia. Questo gesto rappresenta un augurio di successo e prosperità per l’imbarcazione e il suo equipaggio. Sebbene oggi si preferisca, talvolta, spruzzare lo champagne senza rompere la bottiglia, la tradizione affonda le sue radici in epoche antiche.
L’origine della tradizione
Già nel terzo millennio a.C., i Babilonesi sacrificavano animali per chiedere protezione agli dèi. Altre culture, come gli Ottomani, i Greci e i Romani, praticavano rituali simili invocando divinità come Poseidone e Nettuno. Nel Medioevo, l’usanza si trasformò: i sacerdoti benedicevano le navi con acqua santa e preghiere.
Dal vino ai calici di cristallo
Nel XVII secolo, il vino sostituì i sacrifici. Durante le cerimonie, veniva versato sul ponte delle navi e i calici di cristallo, simbolo di lusso, erano lanciati in mare. Tuttavia, l’alto costo portò all’introduzione della rottura della bottiglia come gesto simbolico.
Lo champagne diventa protagonista
Nel XIX secolo, lo champagne si affermò come la scelta principale per i riti di varo, grazie alla sua fama di vino nobile e alle strategie di marketing. Il suo utilizzo divenne simbolo di prestigio e augurio di prosperità per le nuove imbarcazioni.
Significato moderno
La rottura di una bottiglia di champagne rappresenta oggi un augurio universale di fortuna e successo per la nave e il suo equipaggio, mantenendo viva una tradizione millenaria che unisce storia e modernità.